La Legge 175/2017 “Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia” contiene importanti interventi in ambito fiscale tra cui sono da evidenziare le novità per l’art bonus e per il tax credit musica, che riguardano:

  • per l’Art-bonus: l’ampliamento dell’ambito oggettivo;
  • per il Tax credit Musica: reintroduzione dell’agevolazione che è stata operativa per ilperiodo 2014-2016 e il venir meno della temporaneità del beneficio fiscale che assume dunque carattere permanente.

arte e musica

L’Art-bonus  viene allargato anche alle erogazioni a favore del sostegno “delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione.”

Per le erogazioni liberali in denaro effettuate nei periodi d’imposta successivi a quello in corso al
31 dicembre 2013 per:

  • interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
  • il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertisticoorchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza;
  • la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo, spetta un credito d’imposta (art bonus), nella misura del 65% delle erogazioni effettuate. Il beneficio fiscale è altresì riconosciuto qualora le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.

I soggetti beneficiari sono: persone fisiche ed enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui (art. 57. e85 T.U.I.R.).

Invece le nuove diposizioni in materia di Tax credit musica sono:

  • continua ad applicarsi a decorrere dal 1° gennaio 2018, superando dunque il precedente
    riferimento temporale 2014-2016;
  • viene assegnato carattere permanente all’agevolazione;
  • il beneficio fiscale è ora riconosciuto non solo per le opere prime e seconde ma anche in relazione alle opere terze (per opere si intende registrazioni fonografiche o videografiche musicali composte da un insieme di almeno otto brani non già pubblicati diversi tra loro, ovvero da uno o piu’ brani non già pubblicati di duratacomplessiva non inferiore a 35 minuti), a esclusione delle demo autoprodotte, di nuovi talenti definiti come artisti, gruppi di artisti, compositori o artisti-interpreti.

Nel caso di gruppi di artisti, il gruppo può usufruire del credito d’imposta solo se nella stessa annualità più della metà dei componenti non ne abbiano già usufruito.